L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha deciso di proclamare il 6 aprile come “giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace” perché questa data ricorda l’inaugurazione, nel 1896, dei primi giochi olimpici dell’era moderna, ad Atene.
Il rimando però è all’epoca antica, quando durante i giochi venivano sospese le guerre in tutta la Grecia. Lo sport quindi diventa, ma forse è sempre stato, strumento di pace ed è lo stesso Papa Francesco ad aver sottolineato come “La pratica sportiva educa infatti ad essere leali, onesti, a coltivare la semplicità, il senso di giustizia, l’autocontrollo: virtù non solo per chi pratica sport, ma più propriamente dell’uomo”.
Possiamo dire senza presunzione che la nostra città si è fatta portavoce negli anni della promozione di questa immagine di sport, sia nei risultati raggiunti dagli atleti professionisti che nella pratica quotidiana del singolo cittadino, come strumento per il miglioramento della qualità della vita personale e nel rapporto con gli altri.
Si comincia fin da piccoli, con il potenziamento di progetti sportivi dedicati all’inclusione: “A volte con poco si può fare molto – dichiara Federica Iacoponi, insegnante di educazione motoria in una scuola primaria di Pisa – a questo proposito penso a una pratica sportiva inclusiva grazie alla quale atleti disabili abbiano la possibilità di partecipare e gareggiare assieme ai normodotati”. Lo sport diventa quindi lo strumento ed il mezzo per abbattere (o per lo meno ridurre) barriere fisiche, emotive, relazionali e psicologiche, permettendo così l’inclusione e l’integrazione tra disabili e non e combattendo discriminazioni e pregiudizi.
“Ed è per questo che l’associazionismo a Pisa ha trovato nello sport strumento efficace per la promozione di tutti questi valori, non ultimo la socializzazione che per una comunità diventa primo motore di sviluppo”. Ne parla Andrea Maggini che da anni è presidente del Pisa Road Runners Club, un’Associazione Sportiva Dilettantistica che ha come obiettivo la pratica e promozione dell’attività motoria, partendo dalla corsa, al triathlon (corsa, bici, nuoto), fino al walking e alle attività correlate.
“Non importa quale sport sia e quale passo si tiene – continua Maggini – l’importante è lo spirito sportivo. Citando il grande Nelson Mandela: “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di ispirare. Esso ha il potere di unire le persone in un modo che poche altre cose fanno”.
Proprio in virtù del valore sociale dello sport, come si prefigge la stessa Agenda 2030 presa a riferimento dalla lista, l’amministrazione uscente si è impegnata nel promuovere lo sport per tutti, attraverso anche l’erogazione di voucher dedicati per le famiglie.
Su questa linea una proposta concreta della lista Sviluppo e Territorio: destinare il ricavato dei parcheggi a pagamento in zona Piagge alla diminuzione della retta dei piccoli atleti del Porta a Piagge. “Sono piccoli interventi fattivi – conclude Paolo Pesciatini – ma possono molto per far sì che passi la promozione dello sport come fonte di benessere per tutti”.