In questo periodo di campagna elettorale si parla molto dei concetti di Smart City e città ecosostenibile.
“In Europa ci sono 450 città con oltre 100 mila abitanti, che nel complesso rappresentano i due terzi della popolazione europea. Entro il 2050 tale proporzione sfonderà il limite dell’85%” – spiega Davide Rapattoni della lista Sviluppo e Territorio – Pesciatini per Pisa – “L’esigenza di rendere le città ‘intelligenti’, con urbanistica a misura d’uomo, digitalizzazione e sostenibilità, si fa quindi sempre più importante e ormai indifferibile. Se la nostra città vuol rimanere al passo coi tempi non può esimersi dall’affrontare queste tematiche”.
Continua Rapattoni: “La Smart City non è altro che una città dotata di un’infrastruttura di sensori governati da un software che gestisce l’ottimizzazione dei consumi e dei servizi: questi sensori possono giudicare lo stato di irrigazione del verde delle nostre piazze in base al meteo, indicarci dove trovare più facilmente parcheggio, ottimizzare la durata dei semafori in base al traffico e molte altre funzionalità”.
Alberto Furia, anch’egli candidato nella lista, continua: “E’ tramite la riduzione dei consumi e dell’inquinamento che una città può considerarsi Smart e raggiungere così l’obiettivo di attrarre un numero maggiore di residenti, di turisti e di imprese”.
Furia, che già nella propria attività imprenditoriale mette in pratica i principi del riuso e della sostenibilità, aggiunge anche: “Vogliamo inoltre proporre che i sensori necessari per rendere la città Smart siano recuperati da dispositivi informatici usati che andrebbero dismessi in modo da risparmiare risorse economiche per la creazione dell’ infrastruttura, ma soprattutto per ridurre ulteriormente l’impatto ambientale promuovendo l’economia circolare”.